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«Con oltre il 50 per cento dei Comuni del Friuli Venezia Giulia coinvolti in 23 progetti di distretto su tutta la regione per un valore che supera i cento milioni di euro, l’Amministrazione regionale ha centrato l’obiettivo che si era data con la norma sui distretti del commercio: rilanciare i nostri centri cittadini e consentire ai titolari di attività produttive di risparmiare tempo e ottenere risorse e risposte immediate». L’assessore regionale alle Attività produttive e turismo, Sergio Emidio Bini, ha sintetizzato così le aspettative che la Giunta Fedriga si è data rispetto all’imminente apertura dei bandi sui distretti del commercio che si pongono l’obiettivo del rilancio di un settore che si trova sempre più a fare i conti con la grande distribuzione e le incalzanti offerte online. Dal 23 gennaio al 24 marzo, i Comuni capofila potranno infatti presentare domanda di contributo su progetti di creazione di distretti del commercio, basati su un accordo di partenariato tra soggetti pubblici e privati.


«L’attuazione della norma ha subito un breve rallentamento per consentire di modificare il testo iniziale dell’articolo 3 della legge SviluppoImpresa – ha precisato Bini -, che io stesso ho voluto per non incorrere nel rischio, contenuto nella prima stesura, di penalizzare le attività produttive. Quello che presentiamo oggi è il frutto di un percorso concertato con le categorie, nonché di una comparazione con le esperienze di altre regioni, che ci consente di evitare alcuni errori. Agiremo su due binari – ha precisato ancora l’assessore -: nei confronti degli enti pubblici promotori dei distretti, ma anche direttamente sulle attività commerciali che saranno protagoniste di processi di innovazione e cambiamento”. Le procedure previste dal regolamento attuativo sono “molto semplici e veloci», come ha ribadito l’assessore, e prevedono la possibilità di un cofinanziamento pubblico dei progetti al 50 per cento, per le spese di investimento, e al 10 per cento, per le spese di progettazione. La spesa ammissibile a finanziamento va da un minimo di 80mila euro ad un massimo di un milione di euro.
Nella fase di concertazione dei progetti, avvenuta nel 2022, la Regione Fvg ha raccolto 23 manifestazioni di interesse, che coinvolgono 133 Comuni su 215. La distribuzione sul territorio restituisce il coinvolgimento di 20 Comuni su 25 per l’Edr di Gorizia; 48 Comuni su 50 per l’Edr di Pordenone; 3 Comuni su 6 per l’Edr di Trieste; 52 Comuni su 134 per l’Edr di Udine.
Premessa di ciascun distretto del commercio è un accordo di partenariato pluriennale sottoscritto formalmente da uno o più Comuni della nostra regione, di cui uno capofila, almeno un’organizzazione rappresentativa del commercio, del turismo, della cooperazione e dei servizi ed almeno un altro ente pubblico (Camere di commercio, Università, Enti di ricerca) o un’organizzazione privata. Altri soggetti eventuali dell’accordo sono tutti gli interessati alla valorizzazione del territorio, tra i quali fondazioni, consorzi, Pro Loco, associazioni di consumatori. È inoltre prevista la figura del manager di distretto, cui è delegato il compito di regia dell’intero piano di investimenti e marketing per tutta la durata del progetto.
La Regione Fvg, attraverso l’erogazione del contributo al Comune capofila, sostiene interventi di infrastrutturazione urbana realizzati da soggetti pubblici e investimenti in soluzioni tecnologiche innovative effettuati dalle imprese. Sono finanziabili infrastrutture di banda larga, rinnovo dell’ambiente e dell’arredo urbano, creazione di zone pedonali, riqualificazione di aree destinate a sagre, fiere e mercati, forestazione urbana, mobilità sostenibile; attività di marketing del distretto del commercio, compresa l’animazione urbana; spese di progettazione degli interventi. Parte delle risorse erogate dalla Regione può essere destinata alle imprese. In questo caso, il contributo viene assegnato con un bando per le imprese stesse predisposto dal Comune di riferimento o capofila; bando che deve essere espressamente previsto nel progetto di distretto, a cui va allegato lo schema di avviso.
La Regione fornisce anche delle Linee guida (scaricabili dal sito istituzionale) con cui fornisce schemi a supporto dei Comuni per la stesura dell’accordo di partenariato, del progetto di distretto, del quadro economico del progetto e del bando a favore delle imprese.
In apertura della mattinata di presentazione, svoltasi nell’auditorium Antonio Comelli della sede della Regione Fvg a Udine, è avvenuta anche la cerimonia per l’attribuzione delle targhe di locale storico attribuite nel corso del 2022. L’assessore Bini ha consegnato personalmente i riconoscimenti a cinque attività del Comune di Povoletto: il Panificio Clocchiatti, sito nel centro storico della frazione di Ravosa (1933), l’esercizio commerciale “Cooperativa agricola e di consumo” nella frazione di Savorgnano del Torre (1902), l’Agri-essiccatoio Margarin (1958), il Bar trattoria “Agli amici” (1951), il Panificio pasticceria “Boezio” (1954). Targa anche per il Bar Lucco di Pinzano al Tagliamento (1932, ma testimonianze della sua attività risalgono già ai tempi di Vittorio Emanuele III) e per il Minimercato Mazzucato di San Vito di Fagagna (1952).

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In copertina, l’assessore regionale Sergio Emidio Bini consegna il Premio al Panificio Clocchiatti di Ravosa (ritira la targa Eliano Clocchiatti assieme al sindaco di Povoletto Giuliano Castenetto e all’assessore comunale Lisa Rossi); all’interno, ancora l’intervento di Bini e la consegna della targa al Bar Lucco di Pinzano (con Roberto Lucco c’è il sindaco Emiliano De Biasio).

(Foto Regione Fvg)

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