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Pordenonelegge, “Festa del libro e della libertà”. La 24ma edizione, giunta ieri a conclusione, lo è stata nei fatti grazie ad un programma di incontri partito simbolicamente da Praga, capitale che attraverso la forza della cultura e delle idee ha riconquistato la sua libertà contro l’invasore, e proseguito con un cartellone costellato di autrici e autori fortemente legati a questo tema: da Michael Zantowsky, amico personale ed erede morale di Vaclav Havel, alla poetessa romena Ana Blandiana, dall’economista ceco Tomáš Sedláček, al Premio Nobel per la Pace Irina Scherbakova, al musicista iraniano Ramin Bahrami per fare solo alcuni nomi.

La consegna del Premio Crédit Agricole.


Lo sarà certamente (forse anche nella ridenominazione, come i promotori stanno valutando) per le prossime edizioni: lo hanno anticipato ieri il presidente della Fondazione Pordenonelegge.it, Michelangelo Agrusti, e il direttore artistico di pordenonelegge, Gian Mario Villalta, tracciando un primo bilancio nella giornata conclusiva del festival. «Abbiamo vissuto un’edizione straordinaria – ha osservato Agrusti –. È stata l’edizione della definitiva rinascita dopo la pandemia, un periodo nel quale non ci eravamo comunque fermati. Un’edizione che, sulla base delle rilevazioni legate alla capienza delle sedi di incontro e alle prenotazioni monitorate, ci porta a stimare, da qui a conclusione del festival, un numero di oltre 110mila presenze per le cinque giornate di Pordenone: un dato estremamente brillante, per quanto non l’unico tratto distintivo della manifestazione. Sul piano dei temi: siamo ripartiti da Praga per rimarcare la valenza simbolica di quella capitale in rapporto alla libertà, e con questa città abbiamo stretto ormai legami molto forti e un “patto” culturale che si rinnoverà nelle prossime edizioni. Forte anche di una “traccia” storica intercettata nella Cattedrale di San Vito, lo stemma della città di Pordenone, collocato accanto agli stemmi araldici di tutte città dell’Impero austroungarico e delle famiglie boeme, evocativa suggestione del legame in essere con la cultura praghese. L’obiettivo di partire da Kiev non si è potuto concretizzare quest’anno per il perdurare della guerra in Ucraina, ci auguriamo sia solo rimandato, questo l’auspicio in vista della 25ma edizione. Abbiamo comunque onorato la nostra vicinanza alla nazione ucraina ospitando lo scrittore Andrei Kurkov, voce fra le più autorevoli della letteratura contemporanea del Paese: un presidio di quella difesa delle libertà e di quella necessità di stare “sull’uscio della storia” che il Presidente Sergio Mattarella ha ravvisato nel nostro festival, intercettandone il senso più profondo affidato al video messaggio inaugurale, dono prezioso del quale gli siamo grati: “Tra Italia e Mitteleuropa, tra Mediterraneo e Balcani, tra Occidente e Oriente – ha affermato il Capo dello Stato – questa Festa del libro si conferma Festa della libertà, perché senza cultura la libertà perde spessore e si indebolisce».

Agrusti e Villalta, presidente e direttore.


«Fra gli ospiti di queste ultime ore – ha spiegato ancora il presidente Agrusti – penso in particolare al pianista iraniano Ramin Bahrami, oppositore del regime del suo Paese, al festival nell’anniversario esatto dell’uccisione della giovane Masha Amini “colpevole” di non aver indossato correttamente il velo. Una “festa” del libro, quindi, che ha la levità della piuma e la sostanza della storia, capace di vivere il proprio tempo con profonda leggerezza: anche nei momenti di forte coinvolgimento collettivo, come per lo spettacolare Concerto della Banda dell’Arma dei Carabinieri. Se il ringraziamento a tutte le forze dell’ordine è doveroso, per aver garantito con discrezione lo svolgimento del festival in sicurezza, così come al Comune di Pordenone per l’efficienza dei servizi, alla Regione Friuli Venezia Giulia e a tutti i partners e sostenitori straordinariamente partecipi, c’è viva soddisfazione – ha concluso Agrusti – per i riscontri eccellenti di molte novità introdotte quest’anno, dall’implementazione delle location al QR code per le prenotazioni. Soprattutto è stato tangibile il riavvicinamento al libro degli studenti giovani e giovanissimi: nel nuovo millennio digitale la forza del libro “di carta” resta primario e valore “pedagogico”, insieme alla promozione della lettura dall’età precoce».
E uno sguardo già vivacemente rivolto al futuro è arrivato da Gian Mario Villalta, direttore artistico di pordenonelegge, per un cartellone firmato insieme ai curatori Alberto Garlini e Valentina Gasparet, e che porta la firma organizzativa del direttore di Fondazione Pordenonelegge.it, Michela Zin: «Si è rinnovato il grande spettacolo di una città-festival – ha spiegato Villalta – con un vastissimo brulichio di pubblico nelle decine di sedi, molte riaperte quest’anno, e con una molteplicità di proposte, garanzia di libero confronto: 620 autrici e autori, 334 incontri e 65 libri in anteprima assoluta, a testimonianza di un rapporto fecondo e consolidato con le case editrici e i partecipanti. E tanti dialoghi, forieri di arricchimento dei temi proposti. Con un’attenzione speciale per le giovani generazioni che sono parte integrante di pordenonelegge, dalla macchina organizzativa, con gli splendidi Angeli “patrimonio” storico del festival, alla fruizione degli eventi, dove i giovani sono stati anche ospiti d’onore, come in occasione dell’evento inaugurale. Dopo queste cinque straordinarie giornate di festival – ha anticipato il direttore artistico Villalta – lo sguardo di pordenonelegge è già rivolto agli eventi di Timisoara capitale europea della cultura: un palinsesto di incontri programmati nella città romena venerdì 20 ottobre, nell’ambito della Settimana di Cultura italiana: sarà un ulteriore tappa del percorso di eventi europei avviato da pordenonelegge nelle ultime stagioni, l’occasione per soffermarci sui temi della lingua, sul confronto fra culture ma anche per riflettere sui temi economici. Ed è già in vista anche la seconda parte del cartellone Fuoricittà, in programma dal 6 ottobre al 24 novembre: un programma che porterà autrici e autori in 8 centri della provincia di Pordenone e anche nelle scuole. Iniziative che sono parte di un’unica filosofia, quella di #pordenoneleggetuttolanno che ripropone al pubblico un vasto palinsesto di appuntamenti, da ottobre 2023 a maggio 2024, con iniziative che spaziano dal Club dei lettori alla poesia, e includono gli eventi mensili di “Leggiamo oggi”, appuntamenti “instant” con gli autori alla Casa dello Studente di Pordenone».
Le date della 25ma edizione di pordenonelegge sono già fissate: 18-22 settembre 2024.

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In copertina e qui sopra immagini del foltissimo pubblico che ha richiamato Pordenonelegge nelle cinque giornate.

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