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di Giuseppe Longo

Quante volte diciamo, o sentiamo dire, che la storia si ripete. Nel bene e nel male. In questo caso, fortunatamente nel bene, come capirete dalle prossime righe. Sì, perché alla Loggia di Udine, che compie mezzo secolo di vita – un paio di settimane fa lo spazio d’arte, da sempre affidato all’appassionata e competente cura di Maristella Cescutti, aveva già organizzato un bellissimo momento di festa -, c’è proprio oggi un grande ritorno. Gianni Borta, che nel lontano 1973 fu l’ideatore e il fondatore della Galleria, proporrà infatti la stessa mostra personale di quadri pieni di colore e di vita con cui La Loggia venne inaugurata. La vernice è annunciata per le 18.30. E la presentazione della rassegna, che senza dubbio possiamo definire “storica”, sarà a cura del giornalista Nicola Cossar, da sempre vicino alla lunghissima attività artistica della professoressa Cescutti, premiata proprio per questo qualche anno fa dal Comune di Udine con il Sigillo della Città.

Cossar in questi giorni ha dedicato sul Messaggero Veneto – giornale che l’ha visto per più di trent’anni fra i suoi più entusiasti punti di riferimento culturali – una pagina speciale allo straordinario evento che vivrà da oggi, e per un mese intero, La Loggia, che definisce «campobase intimo e ospitale» da mezzo secolo per l’Arte a Udine. Aggiungendo: «Molte altre avventure culturali sono sbocciate e appassite a Udine in questi decenni, eppure La Loggia ha saputo tenere sempre la rotta e attraversare senza perdersi i mari insidiosi dell’ignoranza, del disinteresse, dei valori sterili ed effimeri, anche quelli sempre agitati del mondo della cultura».
«Non era – rievoca il giornalista – un sabato pigro e incolore come altri quel 14 aprile di mezzo secolo fa a Udine. Non lo era, perché nel tardo pomeriggio, in piazza Libertà, l’Arte trovava un nuovo “rifugio”, un piccolo grande luogo che sarebbe diventato (e lo è ancora) punto d’incontro per centinaia di artisti: il sindaco Bruno Cadetto e tutto il consiglio comunale inauguravano, nella nuova galleria d’arte nata in due locali sotto la Loggia del Lionello, la personale del giovane ma già affermato Gianni Borta, artista già conosciuto in tutta Italia” che “nella sua Udine, da sognatore concreto, era stato capace di trasformare un vecchio deposito di biciclette in questa galleria d’arte». E ancora: «Gli onori di casa li faceva naturalmente Maristella Cescutti, fin dall’inizio e tuttora direttrice artistica di questo polo culturale di cui la città può e deve andare fiera». Cossar non manca poi di ricordare che «fra i primi sostenitori c’era l’indimenticabile amico Licio Damiani», che dalla fine di febbraio ha avuto giusto riconoscimento con l’iscrizione del suo nome nel Famedio della Città. E proprio il compianto critico di Lussinpiccolo, riferendosi alle opere che inauguravano la Galleria, definiva Gianni Borta «il pittore della campagna, degli umori agresti, delle giornate estive crepitanti di sole e colori».
«Con questa valigia di sogni realizzati – conclude Nicola Cossar -, oggi, 50 anni dopo, Gianni ritorna alla sua Loggia, la più bella scommessa vinta, ripresentando i quadri di allora e ritrovando Maristella, l’angelo-sentinella dell’Arte a Udine. Ancora insieme sul grande fiume della pittura e del talento senza età». Occorre aggiungere qualcos’altro? Direi proprio di no, tanto basta a inquadrare nella sua giusta luce la mostra che si apre oggi e che poi ci accompagnerà per tutto il mese di maggio, creando le premesse per la grande festa del 2 dicembre che concluderà le celebrazioni delle nozze d’oro con l’arte della Galleria La Loggia. Complimenti e tanti auguri!

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In copertina, l’artista Gianni Borta che torna alla Loggia dopo mezzo secolo; all’interno, la gallerista Maristella Cescutti mentre riceve dal sindaco Pietro Fontanini il Sigillo della Città e la locandina che il 14 aprile 1973 annunciava la mostra inaugurale.

 

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