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«Le Giornate del Cinema muto di Pordenone rappresentano la dimostrazione che quando la proposta culturale è di altissima qualità, seppure di nicchia da sembrare quasi rivolta a specialisti, si può invece arrivare a conquistare importati presenze di pubblico e ad affermarsi a livello internazionale fino ad essere riconosciuti come il maggiore evento mondiale nell’ambito del cinema muto. Parlando il linguaggio della cinematografia d’epoca e della musica che l’accompagna, la rassegna ha saputo in oltre quattro decenni superare ogni confine. Anche per questo la Regione continuerà convintamente a sostenere un evento che porta la cultura a superare le frontiere». Lo ha affermato il vicegovernatore con delega alla Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia, Mario Anzil, partecipando alla conferenza stampa di presentazione della 42ma Edizione delle Giornate del Cinema muto, al via oggi al Teatro “Giuseppe Verdi”.

Russel Merritt


«E’ anche grazie – ha aggiunto l’esponente della Giunta Fedriga – alla storia e alle potenzialità di questo festival che la città di Pordenone può candidarsi a capitale italiana della cultura per il 2027. Dopo Gorizia, con Nova Gorica capitale europea attraverso Go!2025, avere nel giro di soli due anni un’altra città della regione assurgere al ruolo di capitale culturale sarebbe davvero un grande ed entusiasmante risultato. Il Friuli Venezia Giulia, in quanto terra cerniera e culturalmente plurale, punta a essere una bandiera della cultura europea che trasforma i vecchi confini residui del Novecento in nuove opportunità di scambio e di crescita culturale, in particolare per le giovani generazioni».
La storica rassegna tornerà, al Teatro Verdi, appunto da oggi al 14 ottobre, con una straordinaria selezione di film e presentazioni online. Ma la manifestazione riserva anche eventi speciali, retrospettive, seminari presentazioni di libri e dvd, conferenze e incontri. L’edizione di quest’anno è dedicata alla memoria dello studioso americano Russel Merritt, grande amico e collaboratore del festival pordenonese.

Buster Keaton


A precedere la serata inaugurale al Verdi di Pordenone è stata ieri la tradizionale pre-aperura al Teatro Zancanaro di Sacile dove i musicisti della Zerorchestra hanno accompagnato Poker Faces (1926) di Harry Pollard, divertente commedia americana. Per l’evento finale di sabato 14 ottobre (in replica domenica 15) si scommette sui due fuoriclasse della comicità muta: Charles Chaplin e Buster Keaton. Del primo si vedrà The Pilgrim (film del 1923) nel nuovo restauro commissionato dal Chaplin Office che viene presentato a Pordenone in prima mondiale.

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In copertina, Charles Chaplin in una scena del film The Pilgrim del 1923.

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