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A Casarsa della Delizia è al via la prima edizione del Festival Giovanni Fabris, in onore dello storico organista del Duomo di San Giovanni, scomparso nel 1976. Il primo concerto, con ingresso libero, sarà nella Chiesa di Santa Croce e Beata Vergine del Rosario, nel capoluogo, questa sera alle 21. S’intitola “Sentieri antichi, Percorsi moderni” e si esibiranno Wladimir Matesic – organo, Giovanna Mastella, saxofono, Sonia Ballarin, organo e tastiera elettronica, Ensemble vocale H2VOX, Cristina Fedrigo, direttore.
“Un concerto di raro ascolto – spiega Gabriele Martin, responsabile artistico del Festival – che vedrà la fusione di strumenti di epoche e potenzialità diverse: organo, sintetizzatore, sassofono e voci si uniranno per dare vita a brani di compositori friulani contemporanei e alle antiche sonorità che li hanno ispirati. Al meraviglioso organo Zanin, uno dei piu belli presenti in regione, siederà il maestro Wladimir Matesic, concertista croato di fama internazionale, al sassofono Giovanna Mastella e alle tastiere Sonia Ballarin, entrambe personalità di spicco del mondo musicale friulano e nazionale e docenti nei principali conservatori della penisola”.
Organizzazione Città di Casarsa della Delizia e Associazione culturale Accademia Organistica Udinese con la collaborazione di Par San Zuan, Associazione Corale Casarsese, le Parrocchie di San Giovanni, Casarsa, Orcenico Inferiore-Sile, Comune di Zoppola, Polifonica Friulana Jacopo Tomadini e con il patrocinio della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. La rassegna è inserita nel programma del Festival Organistico Internazionale Friulano “Giovanni Battista Candotti”, di cui è direttore artistico il maestro Beppino Delle Vedove.

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Giovanni Fabris dal Dizionario biografico dei friulani.

“Nato a San Giovanni di Casarsa (Pordenone) il 23 giugno 1928, fu iniziato alla musica da don A. De Lorenzi, ma non ebbe poi la possibilità di seguire studi regolari e la sua formazione musicale fu prevalentemente da autodidatta a contatto con la grande musica organistica – soprattutto di J. S. Bach, C. Frank e M. Reger – e con le composizioni sacre dell’amatissimo L. Perosi. Qualche supporto alle sue innate doti gli venne da un corso di composizione per corrispondenza, dalle nozioni impartitegli dal maestro E. De Angelis Valentini, insegnante di pianoforte presso il Liceo musicale di Udine, e dai rapporti che cercava di intrattenere personalmente coi musicisti della zona e per via epistolare (in particolare furono importanti le relazioni coi salesiani don L. Lasagna, che l’avrebbe voluto quale successore di don G. Pagella all’organo di S. Giovanni Evangelista in Torino, e don A. Fant). Sacrestano e organista nella sua parrocchia, cominciò ben presto a comporre e a mandare le sue composizioni organistiche e corali all’editore Carrara di Bergamo, che ne pubblicò oltre una ventina prima del 1965. Attento ai problemi della musica sacra, dopo il Concilio Vaticano II ripensò il suo modo di comporre e si avvicinò a tecniche nuove, trascurando la scrittura per l’organo e dedicandosi a brani di immediato utilizzo liturgico (molti dei quali editi a partire dal 1970 nella rivista salesiana «Armonia di voci») e a composizioni per bambini della scuola materna, che don Fant poi strumentava e faceva incidere su disco. Nonostante molte delle sue opere siano andate perdute, dal momento che non si curava di conservarne copia in archivio, ci restano un centinaio di composizioni organistiche (in parte edite) e un’ottantina di composizioni vocali per lo più con accompagnamento d’organo. Morì prematuramente a San Giovanni di Casarsa il 27 febbraio 1976“.

La Chiesa parrocchiale di Casarsa.

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