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Cosa succederebbe a un capolavoro come “Novecento” di Alessandro Baricco se fosse raccontato in lingua friulana? E’ ciò che proporranno gli artisti Michele Zamparini e Paolo Forte che, grazie alla forza evocativa delle parole e della musica, hanno dato vita allo spettacolo “Noufcent”. L’appuntamento, inserito all’interno della rassegna “Passaggi” della compagnia udinese Teatro della Sete, avrà luogo oggi, 4 luglio, alle 21 nella Corte di Palazzo Morpurgo, Udine. L’ingresso è libero, senza necessità di prenotazione.
Novecento rappresenta ancora oggi un racconto incredibile, ironico e genuino. Sullo sfondo, ma in realtà quasi in primo piano, offre inoltre la possibilità di scoprire un’altra storia: quella dei migranti di inizio ‘900 che andavano all’estero a cercar fortuna. Un fenomeno che ha riguardato in larga scala l’Italia, così come il Friuli, a tal punto da diventare parte integrante della storia della nostra comunità. Ed ecco che la scelta della lingua friulana diventa portatrice di un significato profondo, come spiega Caterina di Fant, Teatro della Sete: “Ospitiamo uno spettacolo che porta sul palco un racconto familiare e intimo, avvicinandolo alle nostre radici mediante la scelta linguistica e contemporaneamente proiettandolo in un contesto insolito e inaspettato, dove la musica è metafora d’eccellenza per il viaggio. Tutta la rassegna Passaggi è infatti da vivere come brevi viaggi – conclude Caterina di Fant – immergendosi nelle storie e nei luoghi. Concedendosi del tempo per andare altrove per poter tornare a sé”.

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In copertina, Michele Zamparini; qui sopra, una scena dello spettacolo di questa sera.

(Foto Angelo Salvin)

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