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Nel 2023 che celebra i 100 anni dalla nascita di Maria Callas (2 dicembre 1923), con una proiezione speciale proprio nei luoghi in cui il film è stato girato – l’isola di Chania (Creta), sede delle riprese assieme all’isola di Grado che fu set della “Medea” di Pier Paolo Pasolini – approda a Chania Film Festival domani, 19 ottobre, alle 22 nel Centro Culturale (Hall A) – il film “L’isola di Medea”, scritto e diretto da Sergio Naitza, prodotto da Karel con il festival Lagunamovies e con Erich Jost Productions, Trieste. Alla proiezione interverranno il regista Sergio Naitza e il produttore Erich Jost, assieme a Joanna e Rena Koustoudakis, che hanno preso parte alla lavorazione del film girato anche nella storica residenza del Doma Hotel di Chania.
“L’isola di Medea. Pasolini Callas, l’amore obliquo” titola il documentario dedicato all’incontro speciale fra Pier Paolo Pasolini e Maria Callas sul set di “Medea”, nell’estate del 1967, girato fra l’Italia – l’isola di Grado – e la Cappadocia.
(Foto Mario Tursi)
Il film indaga sulla tenera amicizia sbocciata fra i due grandi artisti, in una visione d’amore irraggiungibile, intrecciando le voci dell’attore Ninetto Davoli, che condivise con Pasolini momenti privati e artistici, di Nadia Stancioff, l’assistente personale e amica di Maria Callas, dei Premi Oscar Dante Ferretti, che proprio con “Medea” esordiva firmando la sua prima scenografia, di Piero Tosi e Gabriella Pescucci che firmarono i costumi del film, e di Alessandra Zigaina, figlia del pittore Giuseppe Zigaina che fu amico di Pier Paolo Pasolini. Nel cast anche l’atleta Giuseppe Gentile, all’epoca campione olimpionico di salto triplo, l’attrice Piera Degli Esposti, la scrittrice Dacia Maraini.
Premio Fellini per la migliore regia al Tiburon Film Festival – Usa California, “L’isola di Medea” indaga su un momento particolare della vita della “divina” Callas: il film “Medea” fu la sua prima e unica prova d’attrice al cinema: un momento di riscatto per l’umiliazione subita nel momento dell’abbandono di Aristotele Onassis, e al tempo stesso l’occasione per mettersi alla prova in una dimensione diversa da quella di cantante d’opera, che era ormai al tramonto. L’incontro con Pasolini, uomo colto e sensibile, diede a Maria Callas nuova forza e linfa artistica. Da quel set nacque una tenera amicizia e un sogno d’amore. Alcuni frammenti delle lettere e poesie che il regista e la cantante si scambiarono, letti da voci off, diventano immagine viva grazie alle illustrazioni del cartoonist Davide Toffolo, e segnano come capitoli il documentario, approfondendo i dettagli di un rapporto delicato e sincero. Particolari inediti illuminano nel film l’incontro Callas – Pasolini, assieme a ricordi del set: filo rosso l’epistolario fra Maria Callas e Pier Paolo Pasolini, che i due iconici artisti intrecciarono in seguito al loro incontro speciale sul set del film.
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In copertina e all’interno immagini della lavorazione del film “Medea” con Maria Callas, Pier Paolo Pasolini e Ninetto Davoli nella laguna di Grado.