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Poche città hanno il privilegio di identificarsi visceralmente con gli aedi che hanno saputo coglierne l’essenza e trasfigurarla in opere letterarie diventate caposaldo della letteratura internazionale: fra Trieste e “La coscienza di Zeno” esiste un’intima corrispondenza di sensi, un’affinità insieme genetica ed elettiva, un filo rosso carsico eppure tangibile che affiora fra le pagine del romanzo probabilmente più iconico del Novecento, italiano e mitteleuropeo. “La coscienza di Zeno” compie cent’anni e, come in una macchina del tempo, ci proietta a ritroso verso il maggio 1923 che salutò la pubblicazione su carta, per l’editore Cappelli di Bologna, di uno dei capisaldi del modernismo letterario. Per questo le istituzioni culturali triestine, dall’Amministrazione comunale all’Università, dal Museo Sveviano alla Rete biblioteche, hanno voluto riunirsi in un “dream team” che abbraccia i teatri cittadini e le scuole, i docenti e gli studenti, per lambire e coinvolgere i lettori de “La coscienza di Zeno”.
A portare Italo Svevo sul palcoscenico è il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia Il Rossetti che inaugura proprio oggi – per restare in scena al Politeama fino a domenica 8 ottobre – la Stagione 2023-2024 con “La coscienza di Svevo ZENO” la nuova, grande produzione sveviana firmata dalla regia di Paolo Valerio, protagonista Alessandro Haber.
Un momento della presentazione.
Il progetto – che nei prossimi tre mesi celebrerà l’anniversario come una festa pubblica e diffusa – è stata presentata dal sindaco Roberto Dipiazza, dall’assessore comunale Maurizio De Blasio, dal curatore del Museo Sveviano Riccardo Cepach, dall’Università di Trieste con Ilaria Micheli (in rappresentanza del rettore), da Sergia Adamo ed Helena Lozano, dalla responsabile dell’Ufficio stampa del Teatro Stabile Rossetti Ilaria Lucari e dal direttore artistico del Teatro Verdi di Trieste, Paolo Rodda.
Spiccano nel programma due convegni di livello internazionale, a metà ottobre e nel mese di dicembre – in coincidenza con il compleanno di Svevo – capaci di far convergere su Trieste i maggiori studiosi italiani e internazionali della sua opera, ed ecco le mostre, le produzioni e anteprime teatrali, le passeggiate letterarie e narra-turistiche, gli incontri nei caffè e locali del centro storico, le maratone di lettura e persino le MEME-trasposizioni de La coscienza di Zeno prodotte dagli studenti di tutta Italia, oltre alle memorie personali dei lettori che potranno affidare ai social il proprio “corpo a corpo” con una pietra miliare del Novecento italiano.
CONVEGNI – Offriranno l’occasione per rileggere l’opera di Svevo attraverso importanti e spesso innovativi approfondimenti letterari e scientifici i due convegni internazionali in programma: il primo, a cura dell’Università di Trieste (12-14 ottobre), è incentrato sulla riscrittura, le traduzioni e la ricezione della Coscienza. Si intitola infatti “Cent’anni di Zeno. Ricezione, riscritture e traduzioni de «La Coscienza di Zeno» di Italo Svevo dal 1923 a oggi” e per tre giorni riunirà al Dipartimento di Studi Umanistici dell’ateneo triestino una cinquantina di relatori da tutto il mondo per discutere e riflettere sulla molteplicità di spunti che “La Coscienza di Zeno” ha suscitato e continua a suscitare.
Si confronteranno studiosi come Alberto Cavaglion (UniFi) sulle tracce di Vittorio Foa e Primo Levi lettori della Coscienza, Nunzia Palmieri (UniBG) che rileggerà le Tracce alchemiche nella Coscienza di Zeno, mentre Claudio Gigante (Université libre de Bruxelles) ricorderà che Il romanzo del desiderio, L’«illusione rinacque intera dopo ogni naufragio» e Sawa Ishii (University of Foreign Studies, Tokyo) si soffermerà su La traduzione delle opere di Italo Svevo in Giappone.
Il secondo convegno “I mondi di Zeno”, è programmato per il mese di dicembre, ideato e promosso dal Comune di Trieste – Museo Sveviano assieme alle Università di Oxford, Bologna, Roma La Sapienza, Udine e Trieste: si aprirà simbolicamente il 19 dicembre in corrispondenza del compleanno di Ettore Schmitz, per proseguire fino al 21 dicembre. Sono attesi a questo importante incontro di studi, del quale nel 2024 si pubblicheranno gli Atti, alcuni fra i massimi studiosi sveviani contemporanei: fra i relatori si segnalano Massimiliano Tortora (Università La Sapienza), Olmo Calzolari e Emma Bond della Oxford University; Rudolph Behrens (Ruhr-Universitat Bochum), Federico Bertoni (Università di Bologna), Silvia Contarini (Università di Udine), Sergia Adamo (Università di Trieste), Mario Sechi (Università di Bari) e il curatore dell’epistolario di Svevo Simone Ticciati.
L’articolato progetto per i Cent’anni de La coscienza, si era aperto alla fine del 2022, sempre in coincidenza con la ricorrenza del compleanno di Svevo, con l’inaugurazione al Museo Sveviano di Trieste della mostra “La quintessenza di Zeno. 100 anni di un classico moderno”, un percorso espositivo che ripercorre la genesi, la fortuna, le fonti, le teorie e le tematiche del romanzo attingendo alle collezioni del museo letterario nato dalla generosa donazione di Letizia Svevo Fonda Savio, figlia dello scrittore. La mostra – che ha già superato le ottomila presenze – sarà ancora visitabile fino al prossimo 28 ottobre. E fino al 26 novembre al Museo d’Arte Moderna Ugo Carà di Muggia è in corso la mostra “La Città di Zeno. Segni e sogni sveviani dalla Collezione d’Arte della Fondazione CRTrieste”, a cura di Alessandro Del Puppo.
INCONTRI E SPETTACOLI – Saranno numerose nei prossimi tre mesi le proposte di carattere divulgativo, affidate a diversi linguaggi dell’arte, tra tutti quello del Teatro e della Musica. Come detto all’inizio, a portare Italo Svevo sul palcoscenico è il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia Il Rossetti che inaugura stasera – per restare in scena fino a domenica – la Stagione 2023-2024 con “La coscienza di Svevo ZENO” la nuova, grande produzione sveviana firmata dalla regia di Paolo Valerio, protagonista Alessandro Haber. Sempre al Rossetti, in Sala Bartoli, dal 24 al 29 ottobre, Mauro Covacich riproporrà la sua raffinata lezione scenica “Svevo”, dove lo scrittore triestino indaga nella vita e nella scrittura di Svevo offrendo le chiavi per scoprire il suo universo.
Atteso nel mese di novembre un omaggio al grande scrittore ed all’intera città di Trieste con la mise en espace del discorso che Eugenio Montale pronunciò al Circolo della Cultura e delle Arti di Trieste nel centenario della nascita di Italo Svevo, ancora a cura del Rossetti con il Circolo della Cultura e delle Arti di Trieste. La docente Cristina Benussi introdurrà il colto e sentito discorso di Montale, che sarà poi interpretato proprio nel luogo dove si tenne originariamente.
Il 18 dicembre all’Auditorium Revoltella l’allestimento de La Contrada – Teatro Stabile di Trieste “Italo Svevo genero letterario” un atto unico di Tullio Kezich con cui il grande critico cinematografico di origini triestine ha voluto rendere omaggio, allo stesso tempo, a una delle interpreti più amate del panorama teatrale triestino – l’attrice Ariella Reggio, protagonista in scena – e alla sua passione per le opere di Italo Svevo, di cui è stato acuto studioso.
Doppio appuntamento il 22 dicembre con il concerto prodotto dal Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste in omaggio al centenario del La Coscienza – direttore Enrico Calesso, con Massimo Gon al pianoforte e l’Orchestra della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi – e con “Le voci della Coscienza”, azione teatrale ispirata al romanzo di Italo Svevo, scritta e diretta da Gioia Battista da un’idea di Riccardo Cepach, curatore del Museo Sveviano, giò andata in scena in occasione di “Buon compleanno Svevo” 2022 e al centro di una matinée per le scuole il prossimo 19 ottobre.
Tra ottobre e gennaio in programma anche il ciclo di incontri di dialoghi sul presente, “Cent’anni di Zeno”, a cura dell’Università degli Studi di Trieste e della Regione FVG, che prendono spunto dal romanzo, contestualizzati in luoghi pubblici del centro storico di Trieste, come la Sala Borsa, il Caffè San Marco e il Museo Revoltella, ma anche la città di Gorizia. Si segnala per giovedì 23 novembre, in collaborazione con il Comune di Gorizia e la Biblioteca Statale Isontina, nella Sala Dora Bassi a Gorizia la conversazione “La Funzione Sigaretta”, che impegnerà la docente dell’Università di Trieste Sergia Adamo e il curatore del Museo Sveviano di Trieste Riccardo Cepach. Sarà l’occasione per approfondire i saggi di Cepach “La Funzione S. e altri esperimenti di critica sveviana” (ed. Cesati) e “Ultima Sigaretta. Italo Svevo e il buon proposito” (ed. Acquario).
PROPOSTE PER TUTTI – Ma il cartellone per i cent’anni de La coscienza di Zeno vuole aprirsi a una fruizione condivisa e diffusa: ecco anche le proposte didattiche e laboratoriali per gli studenti e le iniziative che potranno coinvolgere tutti i cittadini.
Martedì 21 novembre, Giornata della Lettura ad alta voce, diventerà quindi anche la “Giornata sveviana”, a cura dell’ADI – Associazione degli Italianisti. Nelle sedi dell’Università di Trieste e del Politeama Rossetti e nel centro di Gorizia prenderà vita la maratona di lettura della Coscienza di Zeno, in un passaggio di testimone fra lettori-studenti e cittadini-lettori: una staffetta che viaggerà fra scuole e spazi universitari, coinvolgendo anche le scuole italiane all’estero in Istria. E nei mesi di ottobre e novembre gli insegnanti della scuola superiori potranno accedere al seminario di formazione su “Leggere Svevo a scuola nel centenario de La coscienza di Zeno: nuove prospettive a confronto”.
Per festeggiare il compleanno di Italo Svevo-Ettore Schmitz, martedì 19 dicembre, tante le iniziative già in calendario: oltre al convegno internazionale su “I mondi di Zeno” promosso dal Comune di Trieste, su misura di studente ecco il “MEME contest” promosso dall’Università degli Studi di Trieste con la Fondazione Treccani Cultura. Il Premio «Ti racconto La coscienza di Zeno … con un MEME» è rivolto alle scuole superiori di secondo grado d’Italia e alle scuole italiane di secondo grado all’estero. Il contest ha l’intento di far emergere ciò che di vivo e di interessante ancora oggi l’opera sveviana propone ai giovani, attraverso la fulminea sintesi interpretativa e lo sguardo ironico che sono propri della comunicazione online. Ciascuna classe partecipante potrà così “adottare” una delle sequenze del romanzo producendo un MEME che costituirà idealmente un tassello di una galleria digitale, una sorta di “mosaico sveviano” nel quale le scuole partecipanti si inseriranno seguendo l’ordine dei capitoli. Le prime tre classi vincitrici per originalità ed efficacia interpretativa riceveranno un premio in libri offerto dalla Fondazione Treccani Cultura: saranno a Trieste il 19 dicembre per dare lettura pubblica del capitolo prescelto durante le celebrazioni del compleanno di Italo Svevo, dopo la lectio magistralis a cura dell’accademico Giancarlo Alfano, dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.
Per tutti, a Trieste, le Passeggiate narra-turistiche “In cerca di Zeno per le strade di Trieste” sui luoghi de La coscienza di Zeno, grazie al team coordinato dai docenti universitari Paolo Quazzolo e Laura Pelaschiar, lungo itinerari che toccheranno le tappe focali del romanzo, intrecciando la rievocazione degli episodi all’interpretazione di Ester Galazzi, Riccardo Maranzana e Francesco Godina del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.
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In copertina, Italo Svevo il grande scrittore triestino al secolo Aron Hector Schmitz.