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Giunge a conclusione oggi, 31 maggio, il cartellone dei Concerti del Conservatorio Tartini di Trieste, un programma a cura del direttore Sandro Torlontano e del responsabile della produzione artistica Luca Trabucco. Alle 20.30, nella Sala Tartini di via Ghega 12, riflettori sul Duo di musiciste albanesi composto dalla violinista Uendi Reka e dalla pianista Elisa Milo. In scaletta l’esecuzione di due capisaldi del repertorio per violino e pianoforte, la Sonata in sol minore di Claude Debussy e la Sonata N. 2 di Maurice Ravel, del quale sarà proposto, a fine serata, anche Tzigane (Rapsodia da concerto).
Si parte, quindi, con una partitura fra le ultime che ci ha consegnato Debussy: la Sonata per violino e pianoforte fu infatti composta tra l’estate del 1915 e l’inverno del 1917, mentre in Europa divampava il primo conflitto mondiale e Debussy era entrato nella malattia che gli sarebbe stata fatale. Condizioni che si riverberano nelle sonorità chiaroscurali e nella complessiva plasticità del disegno melodico. La Sonata per violino e pianoforte di Ravel è invece esemplare dell’approccio del Maestro all’interazione dei due strumenti: «violino e pianoforte sono strumenti essenzialmente incompatibili», scrisse infatti Ravel spiegando di aver composto un lavoro in cui essi «lungi dall’equilibrare i loro contrasti, mettono qui in evidenza proprio questa incompatibilità». L’ingresso è come sempre libero, previa prenotazione al numero 040.6724911, oppure su infoline conts.it

Intanto, lunghi applausi hanno accolto, domenica scorsa, l’esibizione della Ceman Orchestra nella Sala Ridotto del Teatro Verdi di Trieste: era questa l’ultima tappa, scandita da due concerti, del tour internazionale “Oltre i confini” della formazione che raccoglie la “meglio gioventù” musicale del Centro-Europa, con 35 musicisti scelti fra i migliori talenti di 13 istituzioni di Alta formazione musicale del Centro Europa e 11 Paesi, Ucraina inclusa, capofila il Conservatorio Tartini di Trieste. Un progetto avviato da alcune stagioni e portato avanti dal Tartini in sinergia con l’InCe, Iniziativa Centro-europea. La Ceman Orchestra era per l’occasione diretta dal maestro Romolo Gessi, che è anche direttore musicale della compagine. Viola solista la giovane virtuosa Beatrice Fitocarev, dell’Accademia Nazionale di Musica di Chisinau, in rappresentanza del Paese alla presidenza InCe nell’anno in corso.
Il programma si è aperto con un caposaldo del repertorio di Wolfgang Amadeus Mozart, la Sinfonia n.40 in sol minore KV 550, ed è proseguito con Max Bruch e la sua Romanza in fa maggiore per viola e orchestra op.85, in cui la viola, strumento raramente usato come solista nel corso del XIX secolo, trova una forte dedica. Il gran finale nel segno di Franz Schubert e della Sinfonia n.5 in si bemolle maggiore D 485, che si colloca ai vertici del sinfonismo giovanile del compositore per la straordinaria freschezza inventiva, l’equilibrio e l’intimità lirica.
Per l’Italia ha aderito alla Ceman Orchestra quest’anno anche il Conservatorio Tomadini di Udine, ed erano inoltre rappresentati il Conservatorio di Kiev, l’Università della Musica di Belgrado, le Accademie Musicali di Sofia (Bulgaria), Tirana (Albania), Banja Luka (Bosnia Herzegovina), Novi Sad (Serbia), Lubiana (Slovenia), Zagabria (Croazia), Bucarest (Romania), Chisinau (Moldavia), Cetinje (Montenegro). La Ceman Orchestra ha debuttato nel 2018 a Zagabria e a Trieste e, da allora, si è esibita con successo in prestigiose sedi musicali internazionali, collaborando con brillanti solisti, quali Eleonora Hil, Giada Visentin, Momchil Pandev e affermati direttori d’orchestra quali Jasenka Ostojić e Deyan Pavlov.

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In copertina, il duo violino e pianoforte formato da Uendi Reka ed Elisa Milo; all’interno, due immagini della Ceman Orchestra al Teatro Verdi di Trieste diretta dal maestro Romolo Gessi.

 

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