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Proseguono al Polo culturale di Casa Maccari, a Gradisca d’Isonzo, la mostra e il progetto “Pier Paolo Pasolini e Dora Bassi: eredità ai contemporanei”, ideata e realizzata dal Comune isontino con l’Associazione IoDeposito, per esplorare l’eredità culturale che il rapporto tra Dora Bassi e Pier Paolo Pasolini ha lasciato sul nostro territorio. Il progetto ha come fulcro una mostra di arte contemporanea che mette in dialogo un inedito gruppo di opere di Dora Bassi, esposte per la prima volta al pubblico, affiancate alle peculiari interpretazioni di quattro artisti contemporanei internazionali maturate durante un periodo di residenza in Friuli Venezia Giulia.

Pier Paolo Pasolini e Dora Bassi


Una di loro, l’artista interdisciplinare polacco-australiana Zosia Zoltkowski, sarà protagonista domani 30 marzo, alle 18, di un evento pubblico all‘interno della mostra con la presentazione in anteprima della sua nuova durational performance: “Body cartography”. Individuando la resistenza fisica come elemento costitutivo della storia del territorio, e rintracciandone la presenza nei pezzi archeologici e nei reperti scultorei presenti a Casa Maccari, l’artista utilizza il suo particolare metodo di “body mapping”: esposta come un reperto antico, evocando gli elementi statuari e metallici delle opere di Dora Bassi, Zosia avvia un processo di “embodiment” che suggerisce allo spettatore un contatto primordiale con gli elementi rappresentativi della storia del luogo.
Evidente è l’influenza della statuaria per come intesa da Dora Bassi (linguaggio ancora da esplorare, pieno di potenzialità descrittive per una rappresentazione della psiche-soma), in una ricerca sul corpo che evoca la complessità della relazione tra corpo-potere, e corpo-educazione, attraversata da Pier Paolo Pasolini nella sua produzione cinematografica. Zosia Zoltkowski è un’artista che ricerca e crea attraverso i mezzi della pittura, della performance, dell’installazione, della scultura e del video. Affidandosi alla sua intuizione, esplora nuovi modi per sintonizzarsi e riconnettersi con l’ambiente che la circonda, creando performance site-specific che producono una relazione sinergica tra spettatore, artista e spazio.

Si segnala che la durational performance prevede nudità integrale e che durerà circa un’ora. La partecipazione è gratuita, i posti sono limitati. Prenotazioni a: prenotazioni@iodeposito.org

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In copertina, l’artista interdisciplinare polacco-australiana Zosia Zoltkowski.

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