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di Giuseppe Longo
Anche fra i telespettatori del Friuli Venezia Giulia era molto popolare il volto sempre sorridente e rassicurante di Pio d’Emilia, il corrispondente dall’Estremo Oriente di SkyTg24 – dopo, tra l’altro, un’esperienza in Rai -, spentosi ieri per malattia a 68 anni, a Tokyo, dove viveva da lungo tempo in quanto amava moltissimo il Giappone, il suo ambiente, la storia e la cultura. Da decenni si era infatti trasferito in Asia, terra di cui sapeva tutto, tanto che ogni suo servizio non era solo cronaca, ma un condensato di informazioni preziose che aiutavano l’ascoltatore a inquadrare meglio il problema trattato.
Molti ricorderanno le tante e puntuali corrispondenze dal Giappone in occasione del disastro nucleare di Fukushima scatenato quasi dodici anni fa da un devastante tsunami – era stato, peraltro, l’unico giornalista straniero a recarsi presso la centrale travolta dalla enorme massa d’acqua riversata dall’Oceano Pacifico -, vicenda della quale ha realizzato più tardi anche un importante docufilm. I colleghi di Sky lo ricordano con affetto definendolo curioso e coraggioso, sempre disponibile a gettarsi a capofitto ogni qualvolta scoppiava una crisi internazionale o una catastrofe scatenata dalla natura impazzita. In tempi più recenti – ricordano ancora – si era dedicato con grande attenzione anche alla Cina e alla sua evoluzione sociale ed economica, realizzando documentati reportage.
Pio d’Emilia era nato nel 1954, a Roma, e a venticinque anni si era laureato sempre nella capitale in giurisprudenza. Ma ben presto si accorse che la passione per il giornalismo era molto più forte di quella per le materie forensi e cominciò a interessarsi subito con grande trasporto anche delle queste questioni orientali e in particolare di quelle del Giappone. Ma, nonostante vivesse così lontano, non mancava mai di frequentare a Udine il famoso Far East Film Festival, come ricorda il dottor Giorgio Alt, editore di questo sito, che ha appreso con grande dolore la notizia della sua prematura scomparsa. «Lo conoscevo bene da trent’anni – ricorda infatti l’odontoiatra cormonese -, essendo stato suo curante, tanto che eravamo diventati amici. Veramente mi dispiace moltissimo, il suo ricordo resterà indelebile».
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In copertina, il giornalista Pio d’Emilia morto ieri a Tokyo all’età di 68 anni.